Frammenti > Open Source: se ho visto più lontano, è perchè stavo sulle spalle dei giganti
Novembre 2025
“Dato un numero sufficiente di occhi, tutti i bug sono superficiali” (Legge di Linus - Eric Steven Raymond)
L’Open Source non è un semplice modello di sviluppo ma un movimento culturale basato sulla condivisione, collaborazione e trasparenza in antitesi alla logica commerciale basata su competizione ed antagonismo.
La Cooperazione come unica strategia razionale
La Open Source Initiative definisce il codice Open Source come:
Trasparente: Chiunque deve poter visionare il codice sorgente per capire come funziona, verificare la presenza di bug o buchi di sicurezza e imparare da esso.
Partecipato: Il modello incoraggia il contributo della comunità. Puoi proporre modifiche o correggere errori
Libero per le modifiche: Chiunque può utilizzare il software, modificarlo e ridistribuirlo.
Di base l’efficienza del codice cresce e migliora quando questo viene condiviso pubblicamente, permettendo a chiunque di studiarlo, modificarlo e ridistribuirlo.
A differenza del modello commerciale, dove il codice compete con altro codice, causando la distruzione del valore del perdente, con l’Open Source il software condiviso non toglie nulla agli altri. Al contrario il valore totale del sistema aumenta nella direzione di un unico obiettivo comune o nell’estensione di nuove funzionalità con rami dedicati.
Come in un Dilemma del Prigioniero informatico il costo di aggiornamento del “codice segreto” non riesce a competere con la velocità e la qualità di evoluzione del codice Open Source, soccombendo.
La modifica “segreta” viene ben presto ad essere estranea alla logica Open Source, che evolve e si migliora a velocità più elevata. Il costo di integrazione dei “fork” privati diviene ben presto insostenibile.
L’adozione di massa di standard Open Source innesta inoltre un equilibrio dove una deviazione diventa senza senso e anti economico. Nessun partecipante ha interesse nel cambiare la strategia in modo unilaterale, l’equilibrio di Nesh genera valore ed efficienza.
Il codice commerciale soccombe quindi non per ideologia, ma per insostenibilità economica. Tenere il sapere chiuso non può competere con la velocità dell’evoluzione collettiva.
L'Acceleratore Silenzioso: Il Potere dell'Innovazione Combinatoria
Anche l’innovazione non nasce dalla ridefinizione primordiale del tutto ma da una riconfigurazione e fusione di componenti esistenti che danno origine ad una cosa diversa, nuova, che non esisteva prima.
In un modello chiuso e segreto per poter innovare dovremmo ogni volta ripartire dall’origine, ripercorrere sequenze di successi ed insuccessi producendo uno sforzo enorme per piccole evoluzioni. L’Innovazione Combinatoria permette al contrario il riuso di problemi già risolti. L’Open Source abbraccia questo meccanismo garantendo ne il potenziale all’evoluzione dello sviluppo software.
Questo modello definisce un circolo virtuoso che porta, sul lungo termine, ad un vantaggio competitivo enorme, quasi certamente incolmabile.
L'Opportunismo Intelligente
I vantaggi dell’Open Source si estendono ulteriormente di valore non ideologico ma puramente opportunistico e strategico.
Lavorare su software proprietario necessità lo sviluppo di competenze specifiche che nascono e muoiono con quel software. L’Open Source permette lo sviluppo di competenze universali, capaci di adattarsi al contesto. Si riduce quindi il lockin incrementando indipendenza e sovranità. La possibilità di verificare riga per riga il codice sorgente, garantisce pieno controllo sul comportamento del software.
L'Open Source non è semplicemente un'alternativa al software commerciale. La sua essenza risiede capacità collettiva di condivisione e risoluzione di problemi complessi. La soluzione più efficiente ed innovativa su cui poggiare l'infrastruttura tecnologica globale.