Frammenti > Talento e standardizzazione
Ottobre 2025
L’effetto dell'innovazione digitale non si distribuisce equamente, ma moltiplica l'efficacia dove c'è già alta efficienza di base. In questo contesto l’intelligenza artificiale opera come un ulteriore elemento amplificatore del talento a vantaggio delle organizzazioni digitali.
Il talento è standardizzabile?
Lo sviluppo si esprime attraverso la focalizzazione di competenze orizzontali (programmazione di codice, comprensione generale della tecnologia) e competenze verticali (strategia e governance). L’AI indirizza verso il livellamento delle prime, con impatti generalmente positivi sull’efficienza. Tuttavia, per quanto riguarda le seconde, la tecnologia dovrebbe riuscire a uniformare un set di competenze che si basano su attitudine, azione e network relazionale.
Un robot da cucina è in grado di standardizzare le capacità orizzontali nella preparazione di piatti anche sofisticati. L’attitudine individuale, così come l’esperienza vissuta, sono competenze che, al contrario, intensificano l’effetto dell’uso dello strumento. La tecnologia permette di migliorare l’efficienza di base. Le competenze verticali permangono moltiplicatori di efficacia.
Nel breve periodo, l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a riconsiderare quindi una maggiore generalizzazione come vantaggio competitivo. Il recupero di efficienza è evidente e la standardizzazione permette l’effetto scala.
Tuttavia, nel medio termine, l’effetto della specializzazione come sviluppo del talento, moltiplica l'efficacia e permette di recuperare il vantaggio, accrescendo.
La tecnologia si trasforma da strumento di livellamento a strumento di amplificazione del gap. Il talento resta di fatto un fattore di successo non standardizzabile.
L'accelerazione del Paradosso Digitale
E’ possibile pensare ad una evoluzione in due fasi:
Fase 1 - Standardizzazione
l’introduzione di augmented coding e accesso alla conoscenza sintetica permette una semplice e rapida produzione del software. In questa fase viene intensificato il "Paradosso Digitale": l'automazione accelera la creazione di software, che a sua volta aumenta la complessità complessiva e la "fame" insaziabile di risorse.
La complessità aumenta e con essa la necessità di rafforzare capacità verticali di governo di dinamiche architetturali sempre più articolate e frammentate.
Fase 2 - Moltiplicazione del Talento
Il Paradosso Digitale porta inevitabilmente a insostenibilità di lungo termine. L’evoluzione digitale richiede una rapida evoluzione delle competenze verticali per accrescere la prontezza di adattamento e la comprensione di dinamiche tecnologiche sempre più pervasive in architetture di complessità sempre crescente.
In conclusione, l'IA si configura come moltiplicatore di forza. A breve termine, potenzia e livella tutti nelle capacità di base; a lungo termine, moltiplica la capacità di chi è in grado di gestire la crescente complessità.